In attesa di concludere e pubblicare lo speciale sui migliori podcast italiani di true crime, volevo segnalarvi per oggi un prodotto davvero di alta qualità, firmato Il Post e raccontato da Stefano Nazzi: “Indagini” è stato pubblicato per la prima volta ad aprile 2022 e in poco meno di un anno è balzato ai primi posti delle classifiche di ascolto delle principali piattaforme streaming audio.
Come ha fatto un podcast true crime lanciato poco più di nove mesi fa a sbaragliare la concorrenza? Probabilmente il segreto del successo di Indagini sta proprio dietro il suo creatore: Stefano Nazzi, 61 anni, è un giornalista con una lunga esperienza alle spalle, soprattutto per quanto riguarda l’attualità e la cronaca nera. Sa come trattare le notizie, come approcciarsi ad esse, senza rincorre il sensazionalismo a tutti i costi, la caccia al colpevole da sbattere in prima pagina. Una via alternativa, quindi, sulla carta molto meno affascinante e appetibile, più giornalistica e meno da tabloid di serie B. L’obiettivo principale del podcast, quindi, era quello di creare un contenuto di livello che si differenziasse da quell’universo ormai saturo – anche in Italia – di titoli dedicati al crime, da quelli più professionali agli investigatori dilettanti.
La formula è talmente riuscita che Indagini conta oggi migliaia di ascolti, una community di appassionati che ogni mese attende con trepidazione un nuovo episodio e che apre canali di discussione sui social per condividere con gli altri le impressioni e le curiosità su quanto Nuzzi ha raccontato. Un successi quasi inaspettato, che ha dato vita addirittura ad hashtag e meme sullo show e il suo host.
Indagini si concentra sui casi italiani di cronaca nera avvenuti negli ultimi 40 anni, alcuni poco noti, altri diventati dei veri e propri casi mediatici, come l’omicidio di Garlasco, i delitti di Meredith Kercher e Sarah Scazzi. Le ricostruzioni sono chiare, precise, sintetiche ma comunque ricche di informazioni, dove la notizia ma soprattutto le vicende che ne sono scaturite (giudiziarie e non) rimangono in primo piano durante tutti i circa 40-60 minuti di ogni episodi, senza lasciare spazio alla spettacolarizzazione della morte e della sofferenza dei protagonisti delle orribili storie. Gli approfondimenti di Stefano Nazzi piacciono per lo stile e il taglio proposti. Particolarmente curato anche il modo di raccontare e il sound design scelto, anche in questo caso distante dalle “colonne sonore stile horror” di alcuni podcast concorrenti.
Una delle lamentele più frequenti da parte degli ascoltatori è la frequenza di pubblicazione, solo una volta al mese per ogni caso (generalmente suddivisi in due parti, rilasciate entrambe nella stessa data). Ma è proprio il rilascio meno frequente a garantire l’ottima qualità dei contenuti, frutto di un intenso lavoro di indagine e ricostruzione. E, cosa altrettanto importante, la ricerca di quelle informazioni meno note, a volte inedite, spesso ignorate o snobbate da chi punta maggiormente sui risultati di ascolto “nudi e crudi” e che ripetono per l’ennesima volta ciò che la TV e i giornali hanno già raccontato fino alla nausea.
Se siete appassionati di cronaca nera oppure volete avvicinarvi per la prima volta a questi contenuti in formato podcast, Indagini è probabilmente una delle scelte migliori (in italiano) che potete fare. Può essere ascoltato gratuitamente attraverso i servizi streaming più noti, come Apple Podcast, Google Podcast e Spotify, oltre che dall’app del Post, “una ogni mese, il primo del mese”.
Ascolta il podcast Indagini
Risorse Utili
Gli articoli di Stefano Nazzi su Il Post
L’intervista a Stefano Nazzi su Culturalmente.it
Il libro Kronaka. Viaggio nel cuore oscuro del Nord. Di Stefano Nazzi