Podcast su iOS: le migliori app del 2025

Podcast su iOS: le migliori app del 2025

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 22/11/2025 by Silvio Spina


Come vi avevo già scritto su precedente articolo dedicato alle app per ascoltare podcast su Android, salto spesso da un Pixel a un iPhone, sia per curiosità/passione verso la tecnologia, sia per lavoro. Ascoltare contenuti audio su iPhone o iPad è ormai parte della mia quotidianità e, ne sono certo, anche per tantissimi di voi che leggete.

Apple Podcast è senza dubbio la scelta più naturale per chi utilizza un dispositivo di casa Apple, ma non è una scelta ovvia. Anche su questa piattaforma, infatti, abbiamo tante soluzioni a disposizione e ogni app ha proprie caratteristiche, pregi e difetti: scegliere quella giusta può rendere migliore l’esperienza d’ascolto.

Di seguito troverete una selezione delle 10 app più diffuse e apprezzate per i podcast su iOS, ordinate partendo dall’app di default e passando in rassegna le altre: le ho utilizzate praticamente tutte e, anzi, tuttora ne ho installate più di una. Vediamole subito!

Apple Podcasts

Apple Podcasts, come già accennato, è l’app predefinita su iPhone e iPad, quindi la conosciamo tutti: è gratis ed è perfettamente integrata in iOS (anche se alcuni creators offrono dei contenuti esclusivi in abbonamento). Negli ultimi anni Apple ha aggiunto un bel po’ di funzioni smart (ricerca con suggerimenti in tempo reale, filtri, trascrizioni interattive degli episodi, integrazione con Siri, Apple Watch e CarPlay) per migliorare l’esperienza di ascolto degli utenti.

Si sincronizza perfettamente tra i dispositivi Apple e invia notifiche per le nuove puntate ad ogni arrivo dei propri show preferiti (ovviamente è possibile personalizzare questa funzione). Ha un’interfaccia semplice ed è comodissima per chi ascolta podcast solo ed esclusivamente da iPhone, iPad e/o Mac.

Non la uso come app predefinita perché la trovo un po’ troppo confusionaria nell’interfaccia rispetto alla concorrenza, ma è comunque un’ottima soluzione per i fan della mela, che non hanno bisogno di passare ad altre piattaforme.

Spotify

Dopo essere diventata un punto di riferimento per il mercato dello streaming musicale, Spotify è divenuta ben presto una delle app più utilizzate per i podcast, anche grazie all’arrivo di diversi contenuti “original” di successo. L’app è concepita in modo tale che l’utente riesca a scoprire sempre nuovi contenuti, grazie agli algoritmi intelligenti che la governano, e a me questo aspetto non dispiace: mette le novità in evidenza e consiglia podcast simili a quelli che già seguo, permettendomi di trovare sempre delle novità di cui parlare sul sito.

La parte di ascolto podcast è fortunatamente gratis (o in abbonamento Premium senza pubblicità) e la libreria è particolarmente ampia. C’è da dire che, passando all’aspetto più tecnico, non offre funzioni avanzate di gestione podcast come altre app dedicate (per esempio non ci sono filtri personalizzati come in Pocket Casts) e tende a “mescolare” musica e podcast senza una chiara separazione.

In generale però è comodissimo avere una soluzione “all in one”: se siete già nel mondo Spotify, vi permette di avere sia musica che podcast senza dover per forza switchare tra vari servizi. Consigliata, anche in associazione con altre app.

Pocket Casts

Pocket Casts è una delle app più apprezzate per gli appassionati di podcast: io stesso la amo per l’interfaccia, la solidità e la semplicità di utilizzo, anche se si hanno tantissime iscrizioni. Ma soprattutto, è una delle alternative multipiattaforma più valide in assoluto: potete utilizzarla su Android, iOS, MacOS, Windows (sfruttando il browser) e la sincronizzazione funziona alla perfezione.

Le personalizzazioni e le funzionalità sono numerose: velocità da 0,5 a 3%, cancellazione delle pause, possibilità di customizzare gli skip intro/outro, di equalizzare i volumi delle puntate basse, di fare elenchi di riproduzione con le cartelle intelligenti e persino di leggere trascrizioni (se si è abbonati ai servizi plus). Di recente sono state introdotte anche le trascrizioni.

Insomma, Pocket Casts è un’app da vero “power user”: comoda, stabile, con una UI molto fluida e piacevole da utilizzare.

Overcast

Overcast è un’altra app amatissima su iOS, realizzata da uno sviluppatore indipendente. Ha un’interfaccia molto pulita e alcune funzioni audio top: cito ad esempio Smart Speed (che accelera i dialoghi tagliando le pause senza alterare la voce) e Voice Boost (equalizza i livelli sonori, amplificando i dialoghi più bassi), features che fanno la differenza quando si ascolta tanto durante il giorno.

Di recente l’app è stata ridisegnata e una piccola parte di utenza la trova ancora da sistemare su alcuni aspetti, ma in generale è molto intuitiva e completa: mi piace soprattutto la possibilità di impostare delle playlist smart, attraverso cui ordinare gli episodi da ascoltare quando non ho voglia di selezionarli manualmente.

Anche Overcast supporta Apple Watch e CarPlay, quindi si può usare dappertutto, in casa, in auto o facendo sport. È gratis con pubblicità non particolarmente invasive oppure a ~10€/anno per la versione “ad free”. Ah, la sua valutazione su Apple Store è davvero altissima (4.9 su 5). Un punto debole per me che sono “multipiattaforma”: è disponibile solo per i dispositivi Apple (ma se siete iOS, non è un problema). Nel complesso, Overcast è super consigliata.

Castro

Castro è una delle app più curate dell’ecosistema iOS per chi segue molti podcast e vuole tenere tutto sotto controllo senza ritrovarsi la libreria piena di episodi non richiesti. Il punto centrale dell’app è la “Queue”, una coda ordinabile in cui finiscono solo gli episodi che l’utente decide effettivamente di ascoltare. I nuovi arrivi vengono raccolti nella sezione “New”, così è possibile scorrere le puntate appena pubblicate, leggere le descrizioni e scegliere rapidamente cosa aggiungere alla coda e cosa scartare.

Sul fronte della riproduzione, Castro offre strumenti avanzati come la rimozione automatica dei silenzi, il miglioramento delle voci e la regolazione della velocità, oltre al supporto completo dei capitoli con copertine dedicate. Gli episodi presenti in coda possono essere scaricati offline in automatico, rendendo il processo più fluido.

L’app integra CarPlay, Apple Watch e persino iMessage per condividere facilmente le puntate. La versione gratuita è già completa, mentre l’abbonamento Castro Plus sblocca funzioni come il trim del silenzio, l’import di file audio e le impostazioni personalizzate per ogni singolo podcast. Negli aggiornamenti più recenti è arrivato anche il supporto nativo per iPad e la sincronizzazione tra dispositivi. Come avrete intuito, non la uso attualmente, ma è certamente una delle migliori che possiate avere su iOS.

Castbox

Castbox è una delle app multipiattaforma più diffusa per l’ascolto di podcast, non a caso l’ho inclusa anche tra le migliori su Android. L’ho scoperta anni fa, perché avevo letto che includeva oltre 95 milioni di contenuti audio (tra podcast, radio, audiolibri, ecc.) in decine di lingue. L’app è ricchissima di contenuti e ha funzioni più “social oriented” (come commenti, clip da condividere, community).

Permette di sincronizzarsi con più dispositivi (iPhone, iPad, Apple Watch, Alexa, HomePod…) e c’è anche un widget per continuare l’ascolto con un tap. La uso quando sono alla ricerca contenuti più indie o internazionali, magari più difficili da scovare sulle altre app.

L’interfaccia, a onor del vero, è un po’ sovraccarica (tante opzioni e pubblicità, che comunque si possono eliminare con l’upgrade in-app), e ogni tanto questo può dare noia, ma posso dire che la vastità dei titoli presenti può far dimenticare queste pecche.

TuneIn Radio

TuneIn non è “solo podcast”, bensì un aggregatore di radio online, ma negli anni ha integrato anche tantissimi podcast on-demand. La uso spesso perché mi permette di ascoltare oltre 100.000 stazioni radio mondiali (dalla musica allo sport, dal news al talk show), e in più dà accesso diretto a podcast molto noti.

L’interfaccia mi piace perché posso sfogliare radio e podcast nella stessa app, aggiungere in lista quelli preferiti e scaricare offline puntate dei podcast che seguo. Offre anche contenuti premium (sport senza pubblicità, libri audio, musica senza interruzioni) tramite abbonamento, ma la base free è già ben fornita.

All’atto pratico lo tengo sempre sotto mano in macchina o quando lavoro, perché se voglio mettermi una radio live o ricercare un podcast preciso, sono sicuro di poterlo trovare lì. Purtroppo non ha funzioni avanzate come playlist personalizzate o tracciamento dettagliato del mio backlog (è più un “ascoltare al volo” che “gestire la libreria”). La consiglio se siete appassionati di radio (qui troverete stazioni da tutto il mondo) e podcast su un’unica app.

PS: c’è anche su Android, se ve lo state chiedendo.

Spreaker

Non potevo dimenticare Spreaker, nemmeno come applicazione per podcast su iOS: oltre a titoli più noti, è ricca di contenuti indipendenti e amatoriali, molti davvero interessanti e degni di ascolto. Come avevo già evidenziato nell’articolo per Android, Spreaker è rivolta sia agli ascoltatori che ai creators stessi, ospita eventi live, dirette, permette di commentare e offre tante altre funzionalità. La consiglio spesso ad amici e colleghi, perché reputo sia una delle realtà più interessanti da supportare su questo ambito, grazie allo spazio che offre a tutti quei podcasters che, per un motivo o per un altro, faticano a trovare spazio e visibilità sulle piattaforme più blasonate.

Amazon Music

Lo metto qui come consiglio finale, ma non certo per importanza: Amazon Music, esattamente come Spotify è conosciuta soprattutto per la musica in streaming, ma da qualche anno include anche la sezione podcast . L’app consente quindi di ascoltare musica (anche in alta qualità e, se siete iscritti a Prime o Music Unlimited) e, inoltre, avete a disposizione tutti i podcast – soprattutto quelli più noti – a portata di tap, su uno stesso spazio.

L’integrazione con Alexa e con l’ecosistema Amazon la rende comoda se avete smart speaker in casa. Ovviamente non è pensata solo per l’ascolto dei podcast: l’interfaccia privilegia la musica e l’interazione è incentrata proprio sullo streaming musicale. Se ascoltate soprattutto musica e podcast occasionali, può tornare utile; se invece cercate la tua app “portale podcast”, Amazon Music a mio avviso è meno indicata rispetto alle altre che ho citato. Comunque vale la pena provarla, sia nella versione gratuita o in abbonamento: in questo periodo, ad esempio è possibile attivare Amazon Music Unlimited a soli 2,75€ al mese per 2 mesi, ovviamente senza obbligo di rinnovo.

Esattamente come con Android, posso affermare senza ombra di dubbio che non può esistere un’app migliore in assoluto: Apple Podcasts vince siciuramente per comodità “di serie” e integrazione, ma chi vuole funzionalità avanzate o che scavalchino i confini dell’ecosistema della Mela ha altre interessanti e altrettanto valide, opzioni, come Pocket Casts e Castbox. Chi invece preferisce esplorare o mescolare fonti audio diverse, come radio, musica e podcast, invece, non ha che l’imbarazzo della scelta: Spotify, TuneIn e Amazon sono tra soluzioni tutto in uno più comode.

Ricordate, inoltre, che potrete installare anche altre app con contenuti esclusivi, che trovate solo su piattaforme specifiche, come Audible (da poco vi ho segnalato alcuni dei migliori podcast Original), Storytel, OnePodcast, RaiPlay Sound, Radio24 e tanto altro. Avete anche voi un iPhone o un iPad e usate un app per podcast diversa? Condividete le vostre preferite qui sotto!

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