Aggiornato il 24/10/2025 by Silvio Spina
Recuperando le mail che mi si sono accumulate in questi mesi (mea culpa), ho trovato una segnalazione su un podcast autoprodotto: una vera e propria trasmissione distribuita gratuitamente sulle principali piattaforme di ascolto, comprese Spotify e YouTube Premium (c’è anche la versione video). Sto parlando di Senza Concessioni, creatura di due giovani host, Thomas e Matteo. La pubblicazione è settimanale, ogni lunedì alle ore 8, e ogni episodio dura circa 40-45 minuti.
La squadra è composta da Thomas e Matteo, i due conduttori, Mister X come opinionista, Il Riccio alla regia e Giancarlo al comparto musicale e audio. Il duo commenta le principali notizie del periodo — e non solo — mettendo a confronto punti di vista differenti, riflessioni provocatorie e toni volutamente irriverenti. Tutto questo senza alcun filtro, come il titolo lascia già intendere. Non mancano ovviamente i battibecchi e gli scontri: Thomas più istintivo e incline alla polemica; Matteo, invece, che cerca di fare da contrappeso razionale. I ruoli in realtà non sono sempre così rigidi, e proprio questa fluidità rende lo show più spontaneo e divertente.

Impossibile non pensare a La Zanzara di Radio 24: fin dal primo ascolto, Senza Concessioni ricorda lo stile del celebre programma, anche nella colonna sonora e nei jingle. I due conduttori riprendono, a grandi linee, la dinamica Cruciani–Parenzo, ma con un tono meno esasperato e un approccio più “personale”, anche nelle idee che cercano di sostenere. Se ad un ascolto superficiale questa somiglianza può far storcere il naso, dopo qualche puntata emerge la vera forza del progetto: Thomas e Matteo sanno intrattenere, divertire e mantenere un ritmo autentico, senza mai risultare forzati.
Da fan de La Zanzara, mi sento di promuovere Senza Concessioni per diversi motivi. Prima di tutto, apprezzo il lavoro che stanno facendo i ragazzi nella cura di un podcast in gran parte autoprodotto, arrivato quasi al suo secondo anno di vita. Inoltre, sempre da ascoltatore di Cruciani & Parenzo, rivedo in questo contenuto proprio la Zanzara degli albori, più incentrata sulla satira, l’attualità e la curiosità, meno tendente ai soliti argomenti di carattere sessuale che, ormai, dominano le puntate della Zanzara (appesantendo non poco l’ascolto, mio modesto parere).
E a proposito di questo parallelismo, a cui ho dedicato ampiamente spazio, voglio citare una frase del regista statunitense Jim Jarmush, vincitore della Palma d’Oro di Cannes 2025 come miglior film con Father Mother Sister Brother:
“Niente è originale. Ruba da qualsiasi luogo che risuoni di ispirazione o alimenti la tua immaginazione.”
Lo stesso concetto è espresso da Austin Kleon nel suo libro Ruba come un artista: non si tratta di copiare, ma di trasformare le idee in qualcosa di personale e autentico. E Senza Concessioni riesce proprio in questo: prende ispirazione da un format noto, ma lo rielabora con energia nuova. Forse oggi Senza Concessioni è in molti aspetti legato a qualcosa di già sentito per quanto riguarda il formato, ma le due personalità di Thomas e Matteo sono in grado di spostare il focus sul contenuto, riuscendo ad intrattenere e rendere il tutto più personale. La loro chimica, la naturalezza dei dialoghi e i dibattiti polemici rendono ogni episodio estremamente godibile. Le potenzialità per trasformare questo progetto in qualcosa di più originale e riconoscibile ci sono tutte. Con il tempo, ne sono certo, troveranno la loro “quadra” definitiva.
Consiglio l’ascolto? Assolutamente sì. Se amate i podcast che parlano di attualità, politica e società con toni schietti, provocatori e dissacranti, Senza Concessioni vi conquisterà. Da tenere d’occhio!
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