Aggiornato il 22/10/2025 by Silvio Spina
Sono già passati quasi due anni dalla pubblicazione di questo articolo e in quel momento non avrei mai pensato di ritrovarmi ad oggi in una situazione ben più grave di quella iniziale. Il conflitto israelo-palestinese era tornato sulle prime pagine dei giornali e dei telegiornali, dopo tanto tempo, a partire dal 7 ottobre 2023, a seguito del terribile attentato di Hamas su territorio israeliano, che ha causato oltre 1200 morti, il peggior massacro subìto dalla comunità ebraica dalla Shoah, sia per il numero di vittime civili, sia per la portata traumatica dell’evento nella memoria collettiva degli Israeliani.
240 persone sono state rapite e portate all’interno della Striscia di Gaza (decine sono morti durante la prigionia e i bombardamenti, mentre tutti i sopravvissuti sono stati liberati in seguito alle recenti trattative tra Hamas e Israele, che hanno portato ad una flebile tregua). La reazione di Tel Aviv non si è fatta attendere e, secondo gli ultimi dati in possesso, i morti palestinesi superano di gran lunga i 60 mila. E, come potete facilmente intuire, non stiamo parlando di terroristi o guerriglieri: secondo i numeri della stessa intelligence israeliana, ripresi dal Guardian, a maggio 2025, su 45mila morti solo 8.900 erano combattenti. In pratica oltre l’80% di questa sanguinosa rappresaglia che si protrae da due anni quasi ininterrottamente, sono civili, compresi anziani, donne e bambini inermi.
Ma questa è solo la cronaca della Storia recente: in realtà la guerra tra Israele e Palestina non si è mai veramente fermata, nonostante il silenzio di quotidiani e TG prima dell’attentato del 7 ottobre: un intricato groviglio di storia, religione e politica che perdura da tanto, troppo tempo, tra identità e rivendicazioni reciproche. L’intervento di potenze esterne e regionali, inoltre, ha complicato ulteriormente la situazione, solo per sfruttare il conflitto tra le due parti per i propri interessi strategici (vedi Iran e Hezbollah, fortemente ridimensionati dopo gli attacchi israeliani dei mesi scorsi). Il conflitto è diventato negli anni un vero e proprio focolaio di tensioni internazionali, rendendo qualsiasi discussione di pace apparentemente impossibile.
La Storia moderna del conflitto israelo-palestinese coincide con la nascita dello stato di Israele, qualche anno dopo la fine del periodo buio del Nazismo e della follia dell’Olocausto, il 14 maggio 1948. La partizione proposta dalle Nazioni Unite l’anno prima, abbracciata da Israele ma rifiutata dai palestinesi, portò ad un primo conflitto con alcuni Paesi dell’area già nello stesso anno, causando l’esodo di circa 700.000 palestinesi (conosciuto anche con il termine “Nakba”, tornato purtroppo di attualità in questi mesi con l’aggravarsi della situazione a Gaza e l’intensificarsi delle operazioni militare israeliane nella Striscia).
Il conflitto si acuì con le guerre del 1956, 1967 e 1973, che portarono all’espansione territoriale di Israele. Gli anni ’90 videro tentativi di pace con gli Accordi di Oslo, ma senza risolvere questioni chiave (Gerusalemme, rifugiati, confini territoriali). La Prima e la Seconda Intifada alimentarono l’odio e la violenza tra le due parti e la divisione politica tra Cisgiordania e Gaza non fece che rendere ancora più complessa la questione. Il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele dagli USA nel 2017 e gli Accordi di Abramo del 2020 hanno modificato il panorama diplomatico della Regione, fino ad arrivare all’autunno 2023, con l’attacco a sorpresa di Hamas citato all’inizio.
Questa, tuttavia, è soltanto una summa molto sintetica ed estremamente semplificata di ciò è accaduto in questi 76 anni e non tiene conto di molti eventi che hanno portato alla situazione attuale. L’estremizzazione politica e sociale, sia in Israele che nei territori palestinesi, ha causato sofferenze e dolori nell’area, ma anche una forte polarizzazione tra chi discute e sostiene una delle due parti: lo spazio per il ragionamento, la comprensione e l’interpretazione dei fatti si è ridotto al minimo. Oggi si rischia di essere etichettati come “terroristi” o “simpatizzanti di Hamas” se si criticano le scelte Israeliane compiute in questi anni oppure come “sionisti” o “complici dei morti in Palestina” se si mettono in dubbio le strategie politiche e di lotta adottate in questi anni dalla controparte. L’inasprimento dei toni e la presenza di estremisti politici ai vertici dei governi israeliano e palestinese non hanno fatto che creare la tempesta perfetta, ovviamente a discapito della popolazione civile.
Trovare delle voci equidistanti, obiettive, che analizzano la questione in modo chiaro e lontano da partigianerie di qualsiasi tipo, è davvero complicato, ma non impossibile: per questo motivo ho deciso di selezionare dei podcast che potessero davvero aiutare a capire cosa sta succedendo, che cosa ha portato alla situazione attuale e quali potrebbero essere i risvolti futuri alla fine della guerra a Gaza, soprattutto se si parte da zero o quasi sull’argomento.
Non è stato facile, sia per le motivazioni a cui ho accennato prima, sia per l’enorme quantità di materiale sull’argomento pubblicata negli anni. Tuttavia credo nella bontà e nella qualità delle risorse che ho deciso di includere: ho dato priorità all’attendibilità delle fonti, all’autorevolezza e in alcuni casi anche all’esperienza diretta di chi in quelle aree ci vive o ci ha vissuto. Come sempre vi invito a segnalare e condividere ulteriori podcast e libri sull’argomento tra i commenti, così da rendere questa sezione ancora più ricca e utile. Molti dei titoli, come vedrete tra poco, non si occupano soltanto del conflitto mediorientale, ma tra gli episodi pubblicati ve ne sono alcuni dedicati, ben curati e adatti anche a coloro che si avvicinano per la prima volta alla questione.
Conflitto israelo-palestinese. Opinioni a confronto – Focus

Focus ha lanciato da qualche anno il progetto “Storia in Podcast“, in cui vengono pubblicati e catalogati tutti i podcast di storia prodotti dalla nota rivista. Tra i contenuti sull’argomento vi segnalo “Conflitto israelo-palestinese. Opinioni a confronto”, suddiviso in due parti e condotto da Francesco De Leo. Un approfondimento sul conflitto in cui vengono esplorati diversi punti di vista e prospettive storiche del conflitto, con interventi di esperti come Ugo Tramballi (editorialista del Sole 24 Ore) e il professor Claudio Vercelli (storico e docente dell’Università Cattolica di Milano e autore del libro “Israele, Storia dello Stato”). Pur non essendo aggiornato agli ultimi eventi (è datato maggio 2021), è un ottimo contenuto per conoscere il passato e comprendere il presente della questione.
Oltre a questo, sempre su Focus, vi consiglio di dare un’occhiata alla sezione Guerre e Conflitti del sito Storiainpodcast, dove troverete altri contenuti dedicati alla questione, ad esempio:
- Il conflitto israelo-palestinese dopo il 7/10
- L’assassinio di Nasrallah e il futuro del Medio Oriente
- Israele, tra Storia e sentimento
- Vi racconto Hamas
Palestina Israele – Altreconomia

Queste serie, prodotte da Altreconomia e scritte e raccontate da Anna Maria Selini, riprendono i momenti storici più importanti del rapporto tra Israele e Palestina, con testimonianze, ricostruzioni e storie personali dei protagonisti, ma anche focus alla situazione odierna, a seguito dell’attentato del 7 ottobre. Il feed del podcast Palestina Israele, infatti, include diverse stagioni, ognuna dedicata ad un argomento specifico:
- Oslo 30 – L’illusione della Pace;
- La Guerra dei Giornalisti;
- Bambini senza pace.

I bambini e i giornalisti, infatti, sono tra le principali vittime della ritorsione israeliana a Gaza: ad agosto l’Unicef ha parlato di oltre 18 mila minori uccisi, a seguito dei bombardamenti e della fame, mentre secondo i dati forniti dalle associazioni CO-mai, Umem, Aisc News, aggiornati al 26 agosto 2025, i reporter assassinati dall’inizio del conflitto sono arrivati a 268. Si tratta del conflitto più sanguinoso mai registrato per la libertà di stampa, che supera addirittura il numero dei giornalisti morti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nessun luogo è lontano – Radio24

Avevamo già incontrato “Nessun Luogo è Lontano” tra i migliori podcast di Geopolitica, ma perché scegliere di inserire questo e non tutti gli altri in questa selezione? A mio avviso, il programma di Giampaolo Musumeci è il contenuto che offre più spunti di riflessione e da spazio a molte voci. Non solo: la cadenza giornaliera permette di rimanere sempre aggiornati e legati alle vicende che si susseguono quotidianamente, attraverso news puntuali e approfondimenti. Non è un programma che racconta la Storia del conflitto israelo-palestinese né parla solo di questo ma, come potrete immaginare, in questi mesi il tema occupa sempre più ampio nel palinsesto della trasmissione.
Il conflitto israelo-palestinese spiegato bene – Notizie a Colazione

Durante la crisi israelo-palestinese del maggio 2021, il podcast di news curato da Massimo Brugnone, “Notizie a Colazione”, aveva pubblicato questo interessante episodio che ripercorre la storia del conflitto, a partire dalle motivazioni che portarono alla nascita di Israele, alle cause dello scontro con i palestinesi e con i Paesi arabi dell’area. A raccontare le vicende Andrea Finotto, giornalista del Sole 24 Ore. Ho apprezzato particolarmente la puntata per il linguaggio semplice utilizzato, a mio avviso adatto a chiunque, e per la durata del contenuto, decisamente maggiore rispetto alla media dei 10-15 minuti degli episodi quotidiani.
Israele e Palestina: un conflitto che dura da settant’anni – Storie di Geopolitica

Il podcast “Storie di Geopolitica“, firmato Nova Lectio, contiene diversi episodi dedicati al conflitto tra Israele e Palestina: potete partire da questa puntata, che ripercorre le vicende scaturite dalla nascita dello Stato ebraico, per poi cercare anche le altre dedicate all’argomento (tra tutte, “La nascita dello Stato d’Israele: una storia mai risolta” e “Breve storia della Palestina: dalle origini alla nascita d’Israele”). Troverete fonti, citazioni e fatti raccontati in modo chiaro, a prescindere dalla vostra preparazione sull’argomento.
Racconti da Gaza/Scanner – Valerio Nicolosi

Avevo già parlato in passato di “Racconti da Gaza”, ideato e condotto dal giornalista Valerio Nicolosi, specializzato in tematiche di migrazione ed Esteri. Valerio ha utilizzato inizialmente questo podcast per condividere le sue esperienze vissute a Gaza nel periodo 2014-2015, durante il conflitto “a bassa intensità” tra Israele e Palestina, seguito all’operazione militare “Protective Edge” di Israele. Quest’ultima aveva l’obiettivo di distruggere i tunnel di Hamas e fermare i lanci di razzi dalla Striscia di Gaza verso le città israeliane.
Da ottobre 2023 a luglio 2024, ha ripreso a pubblicare nuovi episodi, a seguito dell’attacco di Hamas del 7 ottobre e della risposta militare da parte di Israele. Grazie alla sua profonda conoscenza delle dinamiche del Medio Oriente, ha offerto un punto di vista autorevole e informato sul tema, rendendo il suo podcast una delle risorse più interessanti per chi cercava aggiornamenti costanti sulla regione.
Dall’8 settembre 2025 Valerio Nicolosi si sposta su “Scanner”, podcast di news quotidiano della nota piattaforma Fanpage.it, dedicato a politica estera, conflitti internazionali, migrazioni, politica interna, migrazioni e tematiche sociali. Molte di queste puntate sono dedicate, ovviamente, alla questione israelo-palestinese.
Valerio Nicolosi è autore di due libri sull’argomento: “Be Filmaker a Gaza“, dove descrive la sua esperienza nell’insegnare cinema ai giovani palestinesi nella Striscia, e “Il gioco sporco. L’uso dei migranti come arma impropria“, una dettagliata indagine sugli interessi nascosti dietro il fenomeno dell’immigrazione.
Cenni storici sul conflitto israelo-palestinese – Daily Cogito

Il filosofo e divulgatore Rick Dufer aveva realizzato nel 2021 una lunga puntata del suo “Daily Cogito” dedicata alla questione, insieme a Michele Boldrin: oltre 50 minuti di contenuto, ricco di spunti, fonti e differenti punti di vista sull’argomento. Nella puntata vengono consigliati anche alcuni libri, tra cui “Il conflitto israelo-palestinese: cent’anni di guerra” di James L. Gelvin e P. Arlorio, e “Israele, Palestina”, di Alain Gresh.
Ma perché non esiste uno stato palestinese? – Ma perché?

Il podcast “Ma perché” di Marco Maisano (noto giornalista e conduttore televisivo) cerca di rispondere in modo esauriente ma conciso a dubbi spesso legati al mondo dell’attualità, della scienza e di altri ambiti, partendo proprio dalla classica domanda “Ma perché”. In questo episodio di circa 10 minuti punta a fare chiarezza sul significato di termini come “palestinese”, “arabo”, ma anche alle motivazioni che hanno impedito in tutti questi anni la nascita di uno stato palestinese. Ad aiutare Marco nella puntata c’è Enrico Franceschini, giornalista di Repubblica, ex corrispondente da Gerusalemme, New York e Mosca, attualmente a Londra. Franceschini ha scritto un libro pubblicato nel 2013, “L’uomo della Città Vecchia“, che racconta la storica visita di Giovanni Paolo II a Gerusalemme del 2000.
Globally – Will e ISPI

L’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) si occupa di analisi geopolitica ed economica fin dal 1934. Insieme a Will curano “Globally”, anch’esso un podcast che avevo inserito tra i migliori di questo ambito. Sul sito ufficiale del centro studi italiano hanno pubblicato una pagina con tutti gli episodi legati alla questione israelo-palestinese, con tante informazioni utili sia sulle ultime notizie, sia sulla Storia del conflitto. In alternativa potrete cercare e ascoltare le puntate dedicate direttamente sulla vostra app di podcast.
Podcast sul conflitto Israele – Palestina di Alessandro Barbero

Se volete conoscere il punto di vista dello storico più famoso d’Italia, potete ascoltare diversi interventi pubblicati sul podcast Alessandro Barbero – La Storia. Purtroppo la qualità audio di questi contenuti non è sempre delle migliori, ma la sostanza c’è ed è quello che importa. Oltre all’episodio linkato sotto la copertina, vi segnalo anche i seguenti:
- Israele e Identità: la guerra delle parole
- La Resistenza Palestinese
- Israele si comporta come la Germania Nazista?
- La disumanità: Israele oggi e Medioevo ieri
BONUS: Verso Gaza – Chora Media

Voglio chiudere questa selezione con un contenuto bonus, “Verso Gaza”, uno dei podcast più recenti sull’argoment, pubblicato in occasione del lancio dell’iniziativa di solidarietà Global Sumud Flottilla. Si tratta di una campagna internazionale che prevede l’invio di imbarcazioni civili, con l’obiettivo di raggiungere la Striscia di Gaza per portare solidarietà e aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Sulle imbarcazioni, oltre ai volontari, vi sono anche attivisti e giornalisti. Silvia Boccardi è la reporter di Chora Media che documenta in presa diretta il viaggio, raccontando la sua esperienza diretta, raccogliendo interviste e testimonianze. Nel momento in cui pubblico l’aggiornamento di questa pagina, la maggior parte delle imbarcazioni si avvicina alle coste dell’isola di Creta, e poco più avanti si aggiungeranno altri mezzi e attivisti.
Ed eccoci alla fine di questo lungo – ma mi auguro utile – articolo dedicato ad un tema estremamente delicato e complesso. Spero che i consigli qui sopra possano essere uno strumento per capire meglio il presente, cosa si cela dietro decenni di scontri e violenze, perché si è arrivati ad oggi senza una conclusione definitiva di questo conflitto.
I fatti dimostrano come non esistano verità assolute, né per una parte né per l’altra. Le prese di parte estreme su questo tema non sono soltanto fuori luogo, ma oscurano quella comprensione profonda che sta nel cuore del dialogo e della pace. Purtroppo è innegabile che sia proprio l’estremismo a guidare le scelte delle due parti in questa fase storica: da una parte Israele, guidata da un governo Netanyahu fortemente influenzato dal controverso Partito Nazionale Sionista Religioso e dai suoi ministri, dall’altra Hamas, che cerca a tutti i costi di sopravvivere sulla pelle degli ostaggi e del popolo palestinese.
Mai come in questo caso è importante evitare generalizzazioni, stereotipi e pregiudizi. Rinnovo l’invito a lasciare un vostro parere, un consiglio, una fonte utile sull’argomento, augurandomi che possa diventare uno spazio di incontro e di arricchimento, lontano da insulti, polemiche e scontri da social.
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[…] relativa ai migliori podcast di notizie o collezioni dedicate ad argomenti specifici, come La questione israelo-palestinese raccontata in 10 podcast. Come sempre potete lasciare un vostro commento qui sotto se anche voi avete qualche consiglio […]
[…] perché è così importante, soprattutto oggi? Il conflitto in Ucraina e la guerra di Israele a Gaza sono tra gli esempi più attuali: viviamo in un mondo sempre più interconnesso e le decisioni […]