Il Musicista Transmoderno, nuovo podcast di Corrado Rustici sull’industria musicale digitale

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 17/12/2025 by Silvio Spina


Ha debuttato in questi giorni sulle principali piattaforme di ascolto Il Musicista Transmoderno, un nuovo podcast firmato da Corrado Rustici, musicista e produttore con una lunga carriera internazionale, che sceglie il formato audio per affrontare uno dei temi più controversi del nostro tempo: cosa vuol dire oggi fare musica, nell’era dello streaming e degli algoritmi.

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Il progetto nasce come una serie a cadenza mensile e prende forma da un’esigenza personale prima ancora che professionale. Nel tempo, Rustici ha raccolto pensieri e riflessioni in un diario privato, utilizzato come strumento di autoanalisi. Rileggendo quelle pagine, però, ha riconosciuto domande che non appartenevano solo a lui, ma a un’intera comunità di musicisti, creatori e ascoltatori. Da qui l’idea di trasformare quel materiale in un podcast aperto, condiviso, lontano sia dal taglio tecnico che da quello motivazionale.

Il Musicista Transmoderno non vuole insegnare come “funziona” l’industria musicale, ma preferisce interrogarsi sul suo senso profondo, intrecciando l’esperienza diretta del conduttore, la storia e un’analisi critica, evitando nostalgia e semplificazioni, per restituire complessità a un dibattito ormai troppo spesso ridotto a meri slogan.

Il primo episodio si intitola “Dai menestrelli agli algoritmi: l’ordine neofeudale dell’industria musicale contemporanea” e parte da una domanda tanto semplice quanto destabilizzante: siamo davvero liberi nell’era dello streaming?  Il paragone con il feudalesimo è volutamente provocatorio, ma diventa la chiave narrativa dell’episodio. Siamo noi a scegliere, ma siamo strutturalmente dipendenti, osserva Corrado, non avendo paura di mettere in discussione la retorica della meritocrazia algoritmica e l’idea che il successo sia solo il risultato di talento e impegno individuale. Senza appesantire il racconto, il podcast tocca nodi centrali come la scomparsa della cosiddetta classe media musicale, il ritorno di nuove forme di mecenatismo digitale e la trasformazione della musica in asset finanziario.

L’uscita del podcast arriva in un momento particolarmente significativo del percorso artistico di Corrado Rustici: di recente, infatti, è arrivato anche Chaire, il nuovo album dei Cervello, insieme alla ristampa del leggendario Melos, entrambi usciti per Sony Music esclusivamente in formato fisico. Una scelta controcorrente (che reputo davvero coraggiosa e condivisibile) che dialoga direttamente con i temi affrontati nel podcast, riaffermando il valore dell’opera musicale come oggetto e come esperienza di ascolto consapevole.

 

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